Flicker. Peter Haynes, Un Regista Da Tenere Sott’Occhio!!!

“Very clever story-telling; terrific use of camera, visual Fx, and sound design plus wonderful performances, create a genuinely scary, very memorable tale.” – Peter Jackson –

Con queste parole, nientepopodimeno che Peter Jackson, ha descritto questo cortometraggio durante il “48 Hours Film” di Auckland.

Barlume, Fluttuazione Luminosa, Fremito, Lampo. Questi sono i molteplici significati della parola FLICKER.

Non aspettatevi il classico horror, perchè non lo è. E’ una “svisione” vera e propria.

Viaggi spazio-tempo? Universi alternativi? Non si capisce. Ed è proprio questo che rende interessante la trama.

Girato con una Canon 550D, il regista Peter Haynes, sfrutta la sua esperienza di story teller (è da 10 anni che a ogni edizione del festival, riesce ad arrivare almeno nel 50% dei film che vengono premiati), per far si che lo spettatore non stacchi gli occhi dallo schermo. Forse qualcuno si ricorderà di Peter Haynes per aver creato un KickStarter dal nome AFK:

Purtroppo quel progetto, una webseries fantasy di 10 episodi da circa 7 minuti l’uno, non vedrà mai la luce. Su YouTube si trovano però diversi trailer della serie, che riescono a dare un’idea di quello che sarebbe stato il prodotto finale.

Ma stiamo andando OT. Torniamo all’analisi del film.

Avrete capito che adoro i cortometraggi con ambientazioni domestiche. E’ l’idea dell’essere violato nell’intimità della propria abitazione, luogo considerato sicuro, che può trasformare una semplice stanza in una Panic Room. Le sicurezze si sfaldano appena la nostra casa diventa una gabbia dalla quale non possiamo più fuggire. Flicker fa proprio questo, soprattutto nel finale. Usare lo sfarfallio della luce elettrica per avere accesso a i ricordi visivi della casa stessa, come si stesse interagendo con un Domus Djiin, è un’ottima invenzione. Ricordi di un passato che raggiunge il presente per fare nuovamente del male. E’ il FLICKER che apre una specie di portale dal quale, se qualcuno può entrare, altri, ahimè, possono anche uscire. Lo psycho-horror è il genere che a Haynes riesce meglio. Non a caso il prossimo prodotto che vedremo uscire dalla sua mente geniale è “Penance“, sul quale è a lavoro dal 2013: un lungometraggio che speriamo riesca a vedere la luce al più presto.

Vi lascio svelandovi una piccola chicca di FLICKER: riguardo ai vieggi nel tempo, guardate un po’ cosa viene inquadrato al minuto 3:25 dalla telecamera?

Una casualità? Non credo…

3 pensieri su “Flicker. Peter Haynes, Un Regista Da Tenere Sott’Occhio!!!

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