Il Cinema Ai Tempi Del Colera (Anno Più, Anno Meno…). Prima Parte.

Aver quasi raggiunto la quota delle circa 5000 visualizzazioni del blog, rappresenta per me un obbiettivo davvero grande.

Ho pensato che i miei lettori, forse, avessero bisogno di sapere qualcosa di più su di me, sui miei film preferiti e sul perchè ho aperto proprio un blog horror.
Più che altro voglio scrivere una specie di sproloquio interiore o un flusso di coscienza, di quello che è per me il Cinema Horror. Roba che potrebbe far rabbrividire alcuni tra i più famosi critici cinematografici degli ultimi anni. Mi sembra alquanto ipocrita soffermarsi a citare “nomoni” di registi visionari come Lars Von Trier o precursori come John Carpenter, elencando un’innumerevole serie di film che al 99% dei casi ci avranno fatto schifo.
Quelli che: “Che film del cazzo!” – “ Ma è di Dario Argento.” – “Allora è bello!
Sono le persone che ho sempre odiato. Quelli che si autoproclamano critici di fama, ma che alla fine sono bravi soltanto a sputare merda in ogni direzione senza motivare, poi, la loro critica. Sono loro che vanno avanti nel mondo delle giurie, fatti di conoscenze, mafie e amicizie molto comode.
Qui, molto probabilmente, troverete film che avrete visto, alcuni dei quali vi saranno entrati dentro, altri vi saranno scivolati addosso come una pioggia estiva. Qui troverete un riassunto di cosa è diventato il cinema horror negli ultimi anni, in che cosa è migliorato e in che cosa (ahimè) è peggiorato, diventato una specie di caricatura di sé stesso, facendo crollare nel cliché più estremo anche qualche piccola rara perla che avrebbe potuto sembrare un’innovazione.
Inizierei facendo una classifica dei film che, in qualche modo, hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita.

1) La Casa (The Evil Dead). Sam Raimi 1981
2) Carrie, Lo Sguardo di Satana. Brian De Palma 1976 e Kimberly Peirce 2013
3) Shining. Stanley Kubrick 1980
4) Stigmate. Rupert Wainwright 1999
5) Insidious. James Wan 2010.
6) V/H/S: Viral. Registi Vari 2014

In questo articolo analizzerò solo i primi 2 e tornerò sulle restanti il mese prossimo.

La Casa (The Evil Dead). Sam Raimi 1981

evildead1poster02Questo film è stato il mio primo approccio all’horror. Ci sono particolarmente attaccato e provo una strana nostalgia ogni volta che lo ripassano in televisione. Film che fece scandalo e segnò per sempre la nascita di un genere horror nuovo: lo splatter. Decisamente controverso, con scene al limite del consentito per gli anni in cui venne distribuito, Raimi concentrò esoterismo, sangue e demoni in una sola pellicola, garantendo a pubblico uno spettacolo senza precedenti. Erano gli anni ’80 e la computer grafica era ancora un’idea molto lontana. Make-up e lattice a secchiate erano gli ingredienti per riuscire ad impressionare anche il più pignolo dei critici: The Evil Dead infatti resta negli annali del cinema anche per questo motivo. I trucchi usati sono talmente realistici che neppure il recente remake (uscito solo l’anno scorso), pieno zeppo di textures grafiche è riuscito a eclissare il successo del suo originale.

Lo stesso Peter Jackson, regista divenuto famoso grazie a pellicole come le 2 trilogie de “Il Signore Degli Anelli” e “Lo Hobbit” e altri grandi film come “Sospesi Nel Tempo” e “Amabili Resti”, confessò di essersi rifatto spesso al film di Raimi come spunto per alcuni dei suoi primi lungometraggi horror come “Splatters”. Non a caso The Evil Dead vanta due splendidi sequel che trasformano, La Casa, in una grande trilogia: Sam Raimi nel suo ultimo capitolo dal titolo “L’Armata Delle Tenebre” gioca e si prende in giro da solo, mettendo in discussione tutti e due i capitoli precedenti sbandierando il manifesto del Trash e dello splatter come spiegazione unica ed efficace del suo genere cinematografico.

E’ carino da raccontare l’aneddoto accaduto alla Filmirage, casa di produzione italiana di Joe D’Amato (altro sopravvalutato regista horror) quando decise di produrre altre pellicole con lo stesso nome (La Casa) e con gli stessi argomenti trattati, continuando la numerazione fin dove Raimi l’aveva lasciata. Esistono quindi film di piccole produzioni che vanno da “La Casa 3” a “La Casa 7”. Sam Raimi, che si trovò ad un festival durante la visione del film “La Casa 4” (interpretato addirittura da David Hasselhoff e Linda Blair), disse che neppure con un grande impegno sarebbe riuscito a fare una schifezza del genere.

Carrie, Lo Sguardo di Satana. Brian De Palma 1976 e Kimberly Peirce 2013

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Sono decine di anni che Stephen King riesce a colpire con ogni suo best seller. Forse ultimamente sta lasciando andare la sua corrente primaria per dedicarsi a libri diversi, dai temi più Thriller e Fantascientifici (Vedi The Dome). Ma resterà per sempre il più grande scrittore horror della scena mondiale. Contrariamente i rifacimenti su grande schermo dei suoi capolavori, spesso, non hanno avuto la stessa popolarità. Esistono pochissimi film degni di nota, uno dei quali è proprio “Carrie“. Dare qualsiasi spunto a un regista come Brian De Palma, però, è sempre una sicurezza. Regista di capolavori come “Scarface” e “Gli Intoccabili”, venne scelto per la trasposizione cinematografica di uno dei libri più controversi della fine degli anni ’70. Carrie, per me, rappresenta la visione malata del bullismo scolastico che da sempre ha rappresentato le scuole americane (prima) e le scuole di tutto il mondo (dopo). È uno dei più brevi che King abbia scritto e disse di trovare il lavoro “crudo” e “con un’incredibile capacità di terrorizzare”. È uno dei libri più censurati nelle scuole americane ed il film fu vietato in Finlandia. I fan spesso lo indicano come uno dei romanzi più toccanti di King. La versione di De Palma è uno dei pochi riadattamenti che lo stesso scrittore disse di aver apprezzato. La violenza delle scene descritte sono state “girate” dal regista con spavalderia, cosa che ci fa capire che, fin dalla prima scena, sapeva già come realizzarlo per intero. Ovviamente i fan di King si accanirono sulla pellicola perchè ci sono moltissime differenze con il romanzo originale.

Nel 2013, la giovane regista statunitense Kimberly Peirce, decise di proporre un remake della pellicola, rivisitato in modo da coprire il più possibile i vuoti lasciati dal film di De Palma. Il risultato fu deludente perchè le differenze con il libro, in questo caso, si fanno più marcate. Personalmente la scelta, criticata da molti, di scegliere Chloe Grace Moretz come protagonista non risulta sbagliata. Il suo tipo di recitazione è realistica e, essendo una ragazzina molto magra ma bellissima allo stesso tempo, riesce a rendere meglio il personaggio descritto da King nel suo romanzo. In film del genere l’utilizzo degli effetti speciali è decisivo e la pellicola del 2013 riesce a caratterizzare meglio il momento della follia di Carrie, quando perde ogni tipo di freno dei suoi poteri ESP alla fine del film. Due piccole curiosità differiscono anche le due pellicole: nel film di De Palma il sangue versato dal secchio su Carrie (la scena più famosa del film) era realmente sangue di maiale. In quello della Peirce venne usato una mistura di succo di lamponi e coloranti alimentari. Chloe Grace Moretz disse a proposito di quella scena: “La scena doveva essere perfetta sotto ogni punto di vista. L’utilizzo di sangue vero mi avrebbe impressionato e non sarei riuscita a recitare nel pieno delle mie facoltà. Il succo di lamponi è una delle cose che preferisco e Kimberly riuscì a procurarmene un container pieno!“.

Per adesso vi lascio e tornerò su questo argomento il mese prossimo, sperando di ricevere molti commenti (positivi e negativi) su questa scelta cinematografica.

Ci risentiamo in settimana per il “Trash…ort Of The Month” di Gennaio…

4 pensieri su “Il Cinema Ai Tempi Del Colera (Anno Più, Anno Meno…). Prima Parte.

  1. I primi tre della lista fanno parte dei miei film horror preferiti. De “La casa” ho apprezzato tutti i film però mi sono molto piaciuti i cambi che ci sono stati tra un film e l’altro. Riguardo al remake di Carrie, anch’io concordo sul fatto che la Moretz fosse una scelta abbastanza azzeccata. Tra le giovani attrici di oggi è una delle più brave che ci sia.
    Ma comunque questo remake non può competere con la bellezza dell’originale che riuscì a colpirmi nel profondo.

  2. Alcuni dei film che citi li ho visti – tutti tranne gli ultimi due,.
    Carrie l’ho adorato, visto da ragazzino l’ho trovato veramente inquietante, a cominciare dalla scena degli assorbenti – quando l’ho visto ero più bacchettone, ma la madre mi sembrava davvero esagerata anche allora.
    La scena finale del ballo era esaltante ma anche spaventosa, mi sa che il sentimento di timore e meraviglia degli antichi pagani per gli dei doveva essere qualcosa del genere 😛
    Il nuovo Carrie non l’ho ancora visto: appurato che non è la stessa cosa del vecchio, è almeno decente?

    PS: giro sul tuo blog da poco e ancora non conosco i tuoi gusti… di un horror con protagonisti stralunati come Lasciami entrare, che ne pensi?

    • Lasciami entrare è davvero un bellissimo film (ovviamente mi riferisco all’originale svedese e non al remake americano LET ME IN!!!). Purtroppo film del genere sono molto rari. Se cerchi invece un film horror ma con una trama molto “emotional” ti consiglio “THE ORPHANAGE” di Guillermo Del Toro. Per quanto riguarda invece il finale del remake di Carrie devo dire che è fatto davvero bene, soprattutto la scena del sangue sul palco del ballo di fine anno. Potevano risparmiarsi le scene finali dove Carrie ha poteri simili a Magneto degli X-Men…
      Anche se è poco che mi segui, spero che ti piaccia il mio blog. Accetto suggerimenti e richieste di recensioni di cortometraggi o special post.

      • La versione americana non l’ho vista, l’originale era davvero bello e crudele. Temo che la versione yankee sia sanguinaria per il puro gusto di esserlo: se ripenso a The Ring e The Grudge, c’è la differenza tra il compitino ben svolto (remake) e l’Arte (l’originale).
        Finora Del Toro non mi ha mai deluso (non ho ancora visto pacific Rim, dunque c’è ancora tempo, dato che non mi è parso proprio Il labirinto del fauno :P) perciò The Orphanage mi incuriosisce, grazie della segnalazione!
        Carrie-Magneto: i suoi poteri erano tosti, ma forse l’estetica pop da supereroe/supervillain è poco adatta a un personaggio del genere. Comunque, quando lo passeranno in tv, cercherò di vederlo (spero in una serata a tema con i due Carrie, così, tanto per vedere le differenze a caldo).
        Il tuo blog mi piace, come scrissi a dicembre per Il gatto di mezzanotte su Parasite Eve. Vorrei solo avere più tempo e una connessione più stabile per esplorarlo 🙂

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