Who’s Hungry. Tu Non Hai Fame?

Con il post del venerdì, adoro farvi conoscere dei corti molto particolari. Non postando niente per tre giorni di fila, lascio ai miei lettori quel tempo che serve a ragionare, interpretare e gustare ogni piccolo frame del video, in modo che rimanga nelle loro menti, come un ricordo sfocato di un qualcosa di importante.

Sono davvero tanti i giorni passati dal mio primo post. Quel MEMORIA, cortometraggio stupendo di animazione che ha dato l’inizio ad un sogno dal quale spero di non svegliarmi mai. Perchè è questo il “lavoro” del blogger. E’ scrivere le proprie idee, come lascito personale. Spesso rimarrà nascosto tra i trilioni di link del web. Altre volte arriverà come una pugnalata agli occhi dei più attenti. In quattro mesi ho avuto molte soddisfazioni, raggiungendo dei traguardi che, all’inizio, sembravano soltanto sogni lontani: ringraziamenti da parte di registi, le oltre 1500 visualizzazioni totali, i sempre più numerosi commenti da parti degli utenti. Ed è proprio voi, miei cari adepti, che voglio ringraziare.

E lo farò con questo corto, dedicandolo a tutti voi, passati,presenti e futuri lettori.

Questo cortometraggio horror usa un genere di animazione decisamente strano.

Gli sfondi sono realizzati con la tecnica classico/accademica del carboncino. I personaggi, invece, sono definiti in modo diverso, per risaltare sullo sfocato delle location. In quanto amante dei videogiochi “indi” mi è subito venuto a mente il gioco LIMBO di cui vi allego un’immagine.

limbo3

Il videogioco LIMBO, puzzle game Danese del 2010.

La trama del cortometraggio è esplicitamente tratta dalla storia dei Fratelli Grimm, “Hansel & Gretel“. Solo che questa volta la storia è molto più cattiva. Si basa sul detto “non accettare caramelle dagli sconosciuti” (solo che in questo caso sono gelati…), inserendoci contenuti pesantemente impegnati come la pedofilia, il cannibalismo e la collaborazione fraterna. Un prodotto maturo, splendidamente realizzato, con un finale da fiaba, molto disneyano, proprio come la fine della storia dei Grimm. Non voglio aggiungere altro perchè vi toglierei in gusto della visione del corto.

Nel 2009, alla CalArts (California Istitute Of The Arts), un 23enne sconosciuto di nome David Ochs, realizza “Who’s Hungry” come esame finale del suo primo anno di corso. Un suo professore, tale Christopher Meeks, in un post scritto proprio come recensione di questo corto, ha detto:

One of my freshman, David Ochs, last fall had asked me one day in class what the controlling idea (i.e. theme) of “Hansel and Gretel” might be, and off the top of my head, I said something like, “With true innocence comes great power.” Little did I know David wanted to redo the fairytale, and he created a fully animated five-minute film.

Il cortometraggio in seguito venne proiettato proprio alla convention annuale della CalArts, provocando del delirio in sala, con standing ovations e applausi a non finire. Questa è l’ennesimo esempio di come un giovane filmmaker può riuscire a fare grandi cose. Non a caso, il nome di David Ochs, potrebbe ricordarvi qualcosa…

…Ancora niente?…

E se vi dicessi che proprio lui ha lavorato nel dipartimento d’animazione del lungometraggio della Pixar, Monster University? E che, sempre nella Pixar, era addetto alla produzione DVD di Ribelle: The Brave? I bravi registi, come i bravi cartoonist vengono premiati. Attualmente David lavora ancora per la Pixar (almeno a quanto dice il suo profilo FaceBook), ma chissà che un giorno non possa realizzare un lungometraggio tutto suo…

Buon Weekend.

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